Alla scoperta della masseria Sant’Angelo e dintorni
Sabato 8 Giugno abbiamo organizzato una nuova passeggiata all’interno dell’iniziativa “Transiti”. Questa volta ci siamo proposti di raggiungere le Grotte e la masseria Sant’Angelo che, poste al confine tra Santeramo e Cassano, sono una “porta per il Parco dell’Alta Murgia”.
Siamo partiti attraversando la dolina, una valle disseminata di specchie, cumuli di pietre, derivanti da un’opera di spietramento della zona, probabilmente usati in passato dai pastori per avvistare eventuali pericoli.
Lungo il nostro tragitto abbiamo trovato piante tipiche di questo ambiente come gli asfodeli, il cui fusto era utilizzato per la realizzazione di cesti, e la ferula, invece, usata per realizzare sgabelli e tavoli. Una curiosità è che ai piedi di questa pianta, che cresce solo su terreni calcarei, nasce il cosiddetto fungo ferula, in dialetto “fung fervl”.
Siamo poi arrivati in prossimità della masseria-iazzo sant’Angelo, per accedere alla quale si attraversa un cortile, delimitato lungo il suo perimetro da un muretto a secco, al cui interno sono presenti delle mangiatoie a forma pentagonale, utilizzate un tempo per le greggi che qui trovavano ristoro.
Abbiamo potuto ammirare il complesso della masseria che presenta stratificazioni storiche differenti, dalle grotte che, a partire dal IV-V secolo d.c., furono dedicate dai monaci al culto dell’Arcangelo Michele alla chiesa sopraelevata che risale al XII secolo e alla masseria vera e propria.
È stata sicuramente un’occasione di incontro e scambio tra i partecipanti che hanno potuto godere della bellezza di questo luogo.
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