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Tel: +39 380 781 0709

 

al Femminile

C.A.SA. / al Femminile

Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di occasioni, esperienze, incontri aperti alla cittadinanza in cui approfondire il contributo che una prospettiva “…al femminile”, caratterizzata da punti di vista diversi, alimentata dall’apertura alla novità, refrattaria alle consuetudini, può offrire per un cambiamento nelle relazioni sociali e nello sguardo sulla città. Incontri a tema, di pomeriggio, per offrire spazi di confronto, riflessioni, approfondimento culturale.

Temi:

  • L’essenziale per la vita: la cura
  • Le risorse “politiche” al femminile
  • Dire donna
  • La violenza contro le donne

Il gruppo di volontarie del progetto si è impegnato in iniziative tese a fotografare la situazione nella nostra città, a partire delle idee che circolano a proposito di stereotipi di genere soprattutto tra i giovani e giovanissimi.

Da aprile a giugno 2024 abbiamo coinvolto i bambini di scuola primaria e i ragazzi di scuola secondaria di I grado in attività laboratoriali per riflettere sul tema e raccogliere opinioni ed esperienze. Abbiamo, inoltre, proposto ai ragazzi di scuola secondaria di II grado un questionario anonimo sul peso degli stereotipi nelle relazioni affettive. 

Il 25 novembre 2024, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il progetto promuove il convegno “A CHE PUNTO SIAMO? Rappresentazioni, stereotipi, relazioni”,  con l’intervento delle dottoresse Matilde Tumino dell’Università degli Studi di Padova e Alessia Valmori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In qualità di psicologhe sociali che si occupano di Disuguaglianze di genere hanno dato vita ad un progetto di informazione e sensibilizzazione dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, studentessa della loro stessa università. Affrontano la questione di genere secondo una prospettiva sociale. Uno degli obiettivi della loro azione è quello di aiutare chi ascolta a riconoscere i  comportamenti che alimentano o che, a loro volta, sono alimentati dagli stereotipi di genere, di cui spesso non ci si rende conto ma di cui è urgente prendere coscienza. 
 
Il percorso prevede altri appuntamenti nel corso dell’anno 2025 per continuare la riflessione e aprire spazi di confronto.